Visite Ginecologiche a Firenze

• Si inizia con la esplorazione diretta dei genitali esterni.

• Scelto lo speculum vaginale in rapporto alla parità della donna si introduce lo stesso senza alcuna precedente esplorazione vaginale

• Si effettua una prima osservazione diretta al colposcopio per valutare le caratteristiche generali, forma, dimensioni, eventuali lacerazioni della cervice, le caratteristiche dei fornici vaginali, del muco cervicale e del contenuto vaginale. 

• L’esame colposcopico diretto è utile per osservare la rete capillare ematica con filtro verde, meglio ancora dopo detersione della portio con soluzione fisiologica

• Il quarto tempo consiste nella seconda osservazione colposcopica previa detersione della portio e dei fornici vaginali con soluzione acquosa di acido acetico al 5%. 

• Dopo questa osservazione si effettua la biopsia mirata sotto guida colposcopica della lesione sospetta

• Il test di Schiller con il liquido di Lugol costituisce l'ultimo tempo della indagine colposcopica.

• estrazione dello speculum

• Si esegue la vulvoscopia. Dapprima si effettua una osservazione diretta, indi si bagna la vulva con la soluzione acquosa di acido acetico al 5%, per un tempo prolungato (1/2 minuti), soprattutto in corrispondenza della faccia interna delle piccole labbra e dell’introito vaginale.

1. Anamnesi

2. Valutazione clinica dei genitali esterni

3. Introduzione dello speculum vaginale

4. Prelievo per esame batteriologico

5. Prelievo endocervicale con Cytobrush o tampone di cotone

6. Prelievo esocervicale mediante spatola di Ayre

7. Prima osservazione colposcopica a fresco, e dopo soluzione fisiologica

8. Seconda osservazione colposcopica, dopo toccatura con soluzione acquosa  di acido acetico al 5%

9. Eventuale biopsia mirata esocervicale e/o endocer-vicale

10. Test di Schiller e terza osservazione colposcopica 

11. Vaginoscopia con acido acetico e test di Schiller

12. Eventuale biopsia mirata vaginale

13. Vulvoscopia e perineoscopia

14. Eventuale biopsia mirata vulvare e/o perineale

L’esame colposcopico è essenziale per individuare alterazioni non visibili a occhio nudo nel basso tratto genitale. Si tratta di un’esplorazione, indolore, a diversi ingrandimenti effettuata prima e dopo l’applicazione di particolari reagenti, di tutto il tratto genitale inferiore, ovvero colposcopia cervicale e dei fornici, colposcopia vaginale, vulvoscopia e perineoscopia.

Durante la procedura della colposcopia è possibile identificare lesioni che richiedono ulteriori indagini istologiche. Pertanto, è essenziale prelevare un campione di tessuto con una pinza da biopsia e inviarlo al laboratorio. L'analisi istologica può essere preziosa per la diagnosi di tumori benigni o maligni che possono colpire la cervice uterina. La colposcopia con biopsia è consigliata per tutte le donne con risultati anomali al Pap Test e per coloro che manifestano sintomi sospetti di una neoplasia cervicale. Questa procedura non è consigliata per le donne in gravidanza e dovrebbe essere valutata attentamente durante il periodo mestruale. Non è richiesta una preparazione specifica per la colposcopia con biopsia, non comporta l'uso di anestesia ed è generalmente priva di effetti collaterali avversi. Il risultato della colposcopia con biopsia è considerato negativo se il campione cellulare analizzato non mostra anomalie rilevanti. Al contrario, è considerato positivo se le cellule analizzate nel campione presentano caratteristiche neoplastiche, sia benigne che maligne.

L’interesse crescente nell’uso del laser CO2 ha incoraggiato, nel recente passato, la ricerca sulla strumentazione accessoria fino a quando è stato ideato l’accoppiamento del braccio articolato del laser a un microscopio o un colposcopio. Il sistema di controllo del fascio laser è stato effettuato mediante l’uso di un micromanipolatore. È costituito da una ghiera metallica e uno specchio che riflette il raggio laser, manovrabile mediante joystick. Questo sistema permette di dirigere il raggio laser sotto diretto controllo colposcopico. Il raggio può inoltre essere più o meno focalizzato, a seconda delle esigenze del chirurgo, mediante un sistema meccanico posto in corrispondenza dell’avvitatura del braccio articolato. Questo sistema può essere adattato a qualsiasi tipo di colposcopio o microscopio. L’uso del fascio laser più o meno focalizzato ha aperto la strada a un nuovo tipo di chirurgia minimamente invasiva che ha permesso, nel tempo, di rendere tutti gli interventi sulle patologie del basso tratto genitale degli interventi ambulatoriali con o senza l’ausilio di anestetici locali.

Le principali patologie in cui viene impiegata la tecnica della colposcopia operativa sono:

• Conizzazioni 

• Rimodellamento OUE in caso di infertilità da causa cervicale 

• Vestibulectomie 

• Resezione di setti vaginali 

• Svuotamento e cauterizzazione di cisti vaginali 

• Escissione di lesioni sospette in sede vulvare 

• Ampliamento dell’ostio vaginale in caso di restringimenti (post-infiammatori o post-partum) 

• Trattamento delle cisti della ghiandola del Bartolini 

• Trattamento di condilomi in qualsiasi distretto del basso tratto genitale 

• Asportazione di amartomi a qualsiasi livello sia vulvare che inguinale.