Dr. Rodolfo Gordigiani

Visite in Gravidanza a Firenze


GRAVIDANZA

Il Dr. Rodolfo Gordigiani è uno stimato ostetrico ed ha insegnato per oltre 25 anni “Emergenze e Urgenze in Ostericia” presso L’Università degli Studi di Firenze; nei suoi studi di Firenze ed Empoli effettua vari test e screening per monitorare costantemente il benessere del feto.



Oltre a gestire gravidanze fisiologiche e patologiche, Il Dr. Gordigiani esegue ecografie ostetriche durante il primo e terzo trimestre di gravidanza. le ecografie ostetriche, la doppler flussimetria fetale e la diagnosi prenatale. Questi esami sono fondamentali per monitorare lo sviluppo del feto e per identificare tempestivamente eventuali anomalie. 

La prima visita ginecologica in gravidanza 

Il Dottor Gordigiani raccomanda di effettuare un controllo ostetrico completo entro la dodicesima settimana di gestazione.


Nel corso del primo appuntamento, viene effettuato un dettagliato esame anamnestico patologico e ostetrico della paziente, considerando anche aspetti come l’attività lavorativa, per determinare se il lavoro della futura mamma possa rappresentare un pericolo per il feto a causa della sua pesantezza o dell’esposizione a sostanze nocive.


Da questo primo controllo si potrà dedurre se la gravidanza è normale, cioè a basso rischio per il feto, o se invece è patologica, cioè ad alto rischio.

Le ecografie da fare in gravidanza

Per verificare se l’embrione è correttamente posizionato nell’utero e non si tratta di una gravidanza ectopica, è necessario effettuare un’ecografia ostetrica nelle prime fasi della gestazione.


Con questa prima scansione, si possono identificare le gravidanze multiple. Inoltre, si può misurare il ritmo cardiaco, rilevare eventuali malformazioni e determinare la data prevista del parto con un margine di errore di circa quindici giorni.


La seconda scansione è l’ecografia morfologica, che viene effettuata tra la ventesima e la ventitreesima settimana di gestazione. Questa non solo permette di escludere la presenza di anomalie, ma offre anche la possibilità di misurare il feto, fornendo le circonferenze cranica e addominale, dettagli sulla struttura ossea degli arti, la posizione della placenta, la quantità di liquido amniotico e il sesso.

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    La terza scansione è l’ecografia biometrica, che viene effettuata tra la ventinovesima e la trentatreesima settimana, durante il terzo trimestre di gestazione. Questa permette di valutare lo sviluppo del feto in base a valori standard. Se i valori si discostano significativamente dalla media, sarà necessario eseguire ulteriori ecografie più dettagliate.


    La cura prenatale è un aspetto fondamentale della gravidanza che comprende assistenza sanitaria, educazione, consulenza e risorse per la madre e il bambino non ancora nato. È cruciale per garantire la salute e la sicurezza di entrambi. Prendere un appuntamento per la cura prenatale con il medico curante non appena si sospetta o si conferma una gravidanza dovrebbe essere una priorità assoluta. Questo permette di monitorare lo sviluppo del bambino e la salute della madre, oltre a identificare e gestire eventuali problemi o complicazioni il più presto possibile. 

Periodo Prenatale


Secondo i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie un terzo delle  donne che partoriscono sviluppa qualche tipo di complicazione durante la gravidanza.


La cura prenatale tempestiva è fondamentale per identificare e gestire queste complicazioni. L’obiettivo della cura prenatale è monitorare lo sviluppo, la salute e lo stato nutrizionale della madre e del bambino. Un altro aspetto fondamentale è evitare farmaci che possono essere dannosi per il bambino,  evitare (a meno che non si tratti di urgenze) raggi X, alcol e fumo.


La madre dovrebbe anche monitorare l’aumento di peso e fare un adeguato esercizio fisico, così come riposare a sufficienza

Un programma per le visite prenatali viene fornito dal medico di riferimento.


In genere, per una gravidanza fisiologica, è consigliabile una visita mensile tra la quarta e la 28esima settimana; due visite al mese dalla 28esima alla 32esima settimana poi visite settimanali dalla 36esima settimana fino alla nascita del bambino. Le pazienti con gravidanze ad alto rischio, come le donne di 35 anni o più, le diabetiche, quelle con alta pressione sanguigna e altre malattie croniche, possono programmare visite prenatali più frequenti.

Periodo preconcezionale


Quando una coppia decide di progettare una gravidanza, è fondamentale effettuare alcuni esami preconcezionali per valutare la fertilità e identificare eventuali condizioni mediche che potrebbero interferire con il concepimento. 


Ecco alcuni esami che potrebbero essere consigliati:

  • Esami del sangue: Per verificare lo stato di salute generale, la presenza di infezioni o malattie sessualmente trasmissibili, il livello di ormoni e la presenza di anticorpi per malattie come la rosolia.
  • Esame ginecologico e Pap test: Per controllare la salute dell’apparato riproduttivo femminile.
  • Esame dello sperma: Per valutare la qualità dello sperma maschile.
  • Test genetici: Se nella famiglia sono presenti malattie ereditarie, potrebbe essere utile effettuare un test genetico.
  • Esami ormonali: Per valutare la funzione ovarica e la riserva ovarica nelle donne.


Questi esami sono particolarmente importanti se la donna ha avuto tre aborti consecutivi o se ci sono malattie ereditarie nella famiglia. 

  • Monitoraggio dell’ovulazione

    Il monitoraggio dell’ovulazione implica l’osservazione della crescita del follicolo dominante attraverso una serie di ecografie programmate in date specifiche e personalizzate. L’obiettivo è identificare il momento in cui avviene l’ovulazione, permettendo così di programmare i rapporti sessuali in modo mirato. Questo processo può essere particolarmente utile per le coppie che stanno cercando di concepire

  • Sonoisterosalpingografia

    La Sonoisterosalpingografia è un’ecografia che consente di valutare la pervietà delle tube di Falloppio e di identificare o escludere eventuali alterazioni della cavità uterina. È un esame indicato tra gli accertamenti che le donne con problemi di infertilità dovrebbero eseguire. L’esame viene eseguito iniettando un particolare mezzo di contrasto visibile ecograficamente. L’esame deve essere effettuato entro il 12° giorno del ciclo mestruale.

    È importante che la paziente eviti rapporti sessuali per quel ciclo. 

  • Valutazione del Cariotipo fetale sul sangue periferico materno

    La valutazione del cariotipo su sangue periferico è un’analisi che consente di rilevare eventuali anomalie cromosomiche, sia numeriche (come trisomie e monosomie) che strutturali (come traslocazioni, delezioni e inversioni).

    Attraverso l’analisi del cariotipo, è possibile determinare il numero e la struttura dei cromosomi di un individuo, per identificare o escludere eventuali anomalie cromosomiche che possono essere responsabili di sindromi cromosomiche, disabilità intellettiva, ritardo dello sviluppo, bassa statura, aborti ripetuti, infertilità. Inoltre, permette di diagnosticare malattie genetiche, alcuni difetti congeniti e alcune patologie del sangue e del sistema linfatico. 


  • La Fibrosi Cistica

    Il test per la fibrosi cistica comporta la ricerca delle principali mutazioni nel gene CFTR, che è responsabile di questa condizione. Questo viene fatto attraverso un semplice prelievo di sangue. Se vengono rilevate mutazioni in questo gene, potrebbe indicare che una persona è affetta da fibrosi cistica o è un portatore della malattia. 

PERIODO GRAVIDICO

  • Il Test Bicombinato

    Il test combinato è un esame non invasivo che fornisce una stima del rischio che il feto possa essere affetto da certe malattie prenatali.

    Questo test viene eseguito nel primo trimestre di gravidanza e permette di stimare il rischio che il feto presenti un’anomalia cromosomica, come la sindrome di Down (trisomia 21), la sindrome di Edwards (trisomia 18) o la sindrome di Patau (trisomia 13). Questa stima si basa sulla combinazione dell’età materna con i risultati degli esami del sangue e dell’ecografia, attraverso algoritmi predefiniti.

    L’esame prevede un prelievo di sangue dalla madre per misurare due sostanze specifiche della gravidanza (da eseguire in un laboratorio di analisi); e un esame ecografico per misurare lo spazio tra la pelle e la colonna vertebrale dietro la nuca del feto (translucenza nucale).

    Per ulteriori informazioni o per prenotare un appuntamento, ti consiglio di contattare il tuo medico o il centro sanitario di riferimento. 


  • Ecografia Morfologica

    L’ecografia morfologica consente l’analisi strutturale del feto nel secondo trimestre. Nonostante sia un esame di grande rilevanza, in grado di rilevare molti casi di malformazioni o anomalie nell’anatomia fetale, è importante sottolineare che la sua sensibilità non raggiunge il 100%.

    Secondo la Società Italiana di Ecografia Ostetrica e Ginecologica, l’ecografia morfologica permette di individuare circa il 60% delle malformazioni.

    Alcune anomalie, come certe dilatazioni delle vie urinarie o del tubo digerente o certe forme di nanismo, possono non essere visibili, ad esempio perché potrebbe essere ancora troppo presto perché le strutture in questione siano completamente formate. Inoltre, certe situazioni, come in particolari condizioni di obesità della madre, possono rendere particolarmente difficile l’esecuzione dell’ecografia e la corretta visualizzazione di tutti gli organi fetali


  • Ecografia di Accrescimento

    L’ecografia di accrescimento viene eseguita tra la 31a e la 34a settimana di gravidanza. Questo esame permette di valutare la crescita e il benessere del feto. Attraverso alcune misure biometriche, si può confrontare la crescita del feto con le curve di riferimento standard per assicurarsi che sia in linea con le aspettative. Questo aiuta a garantire che lo sviluppo del feto sia armonioso e nel range di normalità. 

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